Il Dott. Michele Pizzinini, Medico Dietologo e Diabetologo, Direttore Sanitario di Policura e Alessandro Monte, Osteopata certificato e sportivo brillante hanno intrattenuto il pubblico del Festival dello Sport di Trento con un workshop dal titolo: Insieme per Vincere: l’approccio multidisciplinare come chiave di successo nello sport.
Abbiamo intervistato i nostri due professionisti per conoscere meglio il loro punto di vista ed approfondire alcune tematiche interessanti per coloro che praticano sport o che intendono iniziare a farlo.
“Insieme per Vincere”, questo era il titolo del vostro intervento. Cosa significa esattamente per voi?
Michele: come dico sempre ai miei pazienti, la dieta da sola è sicuramente utile ma non è l’unico fattore che concorre al raggiungimento di un risultato, che esso sia la perdita peso o il miglioramento di una prestazione sportiva. Per questo “Insieme” è un percorso che si fa con il paziente o lo sportivo, dove ci sono coinvolte più figure professionali, con un obiettivo comune.
Alessandro: rispondo alla domanda con un esempio. Se una persona ha il fegato in sovraccarico perché non mangia correttamente, potrebbe ad un certo punto avere dei dolori alla spalla destra. Cosa c’entra il fegato con la spalla? In realtà le due parti del corpo sono fortemente connesse. Nel corpo umano tutto è connesso, muscoli, nervi, legamenti, per questo il lavoro in team con altri specialisti fa ottenere i risultati migliori.
Come ci si prepara nei giorni precedenti ad una gara importante dal punto di vista dell’alimentazione?
Michele: Se l’atleta rappresenta la macchina, il cibo è la benzina e per essere efficiente il motore dev’essere ben alimentato con il combustibile giusto. Immaginiamo di avere una gara la domenica: il venerdì ed il sabato sono i giorni dedicati al “carico di carboidrati”, ovvero al completo riempimento delle scorte muscolari di glucosio, il famoso glicogeno muscolare, la nostra riserva di zuccheri. Per fare il pieno di glicogeno, in maniera molto semplice ma efficace, è sufficiente che due giorni precedenti la gara si sostituisca la verdura con le patate, sia a pranzo che a cena. Il sabato può essere utile mangiare una fetta di crostata sia a metà mattina che a metà pomeriggio, e una bella pastasciutta alla sera a cena”.
Uno degli elementi fondamentali è la colazione, che il giorno della gara dovrà essere fatta almeno 3 ore prima e non dovrà essere molto diversa da quella abituale. Vanno aboliti i succhi ed il latte, perché in gara potrebbero dare acidità di stomaco o anche problemi intestinali, e sono da preferire bevande come il tè o il caffè d’orzo o una tisana. Si consiglia di mangiare 80-100 g di pane, meglio se tostato, con marmellata, o con il prosciutto cotto per chi preferisse il salato. La colazione non deve essere impegnativa dal punto di vista digestivo, perché esiste sempre una competizione tra muscoli e apparato digerente: il sangue o è nei muscoli o è nello stomaco per digerire. Lo stomaco nelle prime fasi della digestione sequestra il 25 % del sangue circolante.
L’osteopatia invece perché è importante per la performance sportiva?
Alessandro: l’atleta durante il periodo di gare è sottoposto a carichi molto elevati, sia fisici che psicologici. Grazie a dei trattamenti osteopatici ad hoc, possiamo ridurre lo stress a livello delle articolazioni e a livello muscolare dando sostegno all’atleta. In questo modo, gli permettiamo di allenarsi senza la paura di infortunarsi facilmente.
L’osteopata quindi non è utile soltanto nei casi di malessere e quindi dopo la manifestazione del dolore ma è una delle figure a cui dovrebbe rivolgersi lo sportivo per potersi allenarsi nelle miglior condizioni fisiche possibili.
Quindi Alessandro l’osteopatia è anche uno strumento di prevenzione?
Assolutamente si. L’intervento manipolativo osteopatico permette il corretto funzionamento del sistema fasciale, muscolare, articolare e viscerale. Questo significa che il trattamento osteopatico diventa uno strumento di prevenzione perché riduce l’instaurarsi di schemi motori scorretti causati da disfunzioni strutturali.
Un bravo osteopata è inoltre in grado di capire se l’atleta è in una condizione fisica appropriata al momento della stagione. Con trattamenti manuali specifici si può sicuramente migliorare la postura, diminuire lo sforzo e rendere più efficace e fluido il gesto sportivo.
D: Michele, cosa ne pensi degli integratori alimentari durante la performance sportiva?
Domanda interessante. Ritengo che alcuni tipi di integratori alimentari consigliati durante uno sforzo, che contengono anche vitamine e vari tipi di sali, hanno spesso uno scopo commerciale. Ritengo sia poco proficuo impegnare l’organismo ad assorbire delle vitamine durante uno sforzo intenso perché abbiamo scorte di vitamine che ci coprono almeno un paio di mesi ed anche perché probabilmente arriverebbero ai muscoli quando la gara è ormai finita. Il muscolo deve essere al massimo fin dalla partenza, è per questo che le integrazioni sarebbe opportuno farle con largo anticipo e dopo una gara.
Che rapporto avete con lo sport, lavorando spesso a stretto contatto con pazienti che si rivolgono a voi per migliorare le prestazioni?
Alessandro: faccio atletica leggera da sempre perché sono nato in una famiglia di sportivi che mi hanno trasmesso la passione fin da piccolo. Senza lo sport, che pratico tuttora a livello agonistico, non potrei vivere… e si, ho ottenuto una medaglia d’oro ai campionati italiani. Una grandissima soddisfazione!
Michele: lo sport mi ha accompagnato per tutta la vita, sono un runner inside anche se ora mi posso permettere solo una corsa in settimana di 15km. Diciamo che sono fiero di aver corso 22 maratone, in quasi tutto il mondo, e con dei tempi più che soddisfacenti per un amatore come me!
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